L’avrai sentito dire tante volte: content is the king (il contenuto è il re). E’ il re perchè è ciò che gli utenti vogliono, ed è il re per il SEO. Se non hai un buon contenuto non ti posizionerai mai bene. Certamente non tutti i contenuti sono uguali. Se sovra-ottimizzare il contenuto per il motore di ricerca lo rende meno user-friendly, focalizzarsi troppo sull’usabilità può rischiare di comprometterne la “ricercabilità”. Come possiamo quindi realizzare contenuti che si trovino a metà strada tra SEO ed usabilità?
Vediamo 5 semplici consigli da seguire per riuscirci!
1. Lunghezza del contenuto della pagina
La lunghezza minima di una pagina con scopi SEO è di 250 parole. Quindi, quando l’esperienza dell’utente lo consente, si dovrebbero inserire almeno 250 parole (o più) di contenuto in linea (non considerando header e sidebar o altri elementi estranei al corpo centrale della pagina).
L’abbiamo detto, 250 parole è il minimo. Come regola generale, vale il concetto del maggior contenuto scrivo meglio è. Una pagina con 1000 o più parole infatti si posiziona normalmente meglio per le parole chiave per cui è ottimizzata. Certamente ci sono pagine in cui non ha alcun senso scrivere così tanti contenuti. In questi casi, 250 parole potrebbero semplicemente aiutare l’utente a spingerlo a visualizzare i contenuti sottostanti.
Alcuni esempi che rientrano in questa casistica sono le pagine di categoria dei blog o i siti di ecommerce. In questi casi l’aggiunta di 250 parole sopra il testo permette di spingere il lettore a spostare lo sguardo maggiormente su ciò che ci interessa focalizzare, senza però trascurare l’aspetto SEO dell’introduzione. Allo stesso tempo però potrebbe presentarsi il problema opposto ovvero che l’utente non visualizza subito ciò che vuole e quindi tende ad abbandonare la pagina.
Un buon compromesso quindi si colloca a 300 caratteri (circa 2 volte la lunghezza del meta-description)così da (1) avere una descrizione della pagina contenente le parole chiave che ci interessano ma allo stesso tempo (2) di mantenere i link/listing sopra il limite visible al primo impatto.
2. Paragafi visibilmente “scansibili”
Mettiamo che tu voglia almeno 250 parole in ogni pagina, come renderesti questo contenuto più usabile possibile? Come puoi rendere il testo scansibile in modo che gli utenti non siano scoraggiari dal leggerlo?
Come regola generale dovresti puntare a scrivere paragrafi di 3-4 linee. Certamente in alcuni paragrafi è possibile uscire da questa regola, ma cercando di mantenere sempre questa indicazione puoi creare un esperienza di lettura per l’utente “scansibile” che lo renda maggiormente predisposto a consumare il tuo contenuto.
3. Headers, le intestazioni
Ora, che cosa faresti nel caso in cui avessi più di 250 parole in una pagina? E se stessi parlando di più di un prodotto o servizio? Come fai a mantenere costante l’attenzione degli utenti?
Fallo strutturando i tuoi contenuti. Semplicemente, dovresti spezzare e suddividere i toi contenuti usando gli header tags (come <h2>, <h3> ecc…). Questo crea un elemento di rottura nel contenuto (“non è troppo lungo”) e fornisce dei tagli visivi che spingono gli occhi dell’utente a restare sul contenuto.
Da un punto di vista SEO inoltre, le parole chiave nelle intestazioni aiutano i motori di ricerca ad identificare meglio gli argomenti del contenuto.
4. Keyword Density
Per Keyword density si intende la densità di parole chiave in una pagina. Si dice (anche se per alcuni questo fattore non è rilevante -nd.Gleenk) che una densità ideale si attesti tra il 2 ed il 5%.
L’unico problema è che focalizzarsi su questo aspetto potrebbe portare ad un uso innaturale della prosa. Un utente potrà infatti sospettare dell’uso eccessivo di una parola quando questa si presenta intorno al 3% di densità. Questo renderà il tuo testo robotico, non comprensibile e generalmente considerato spam.
Dove invece puoi “abbondare” queste parole extra potrebbero essere gli header tags. Infatti puoi guadagnare fino all’1% di densità extra spingendo su questa tecnica, evitando quindi di rendere innaturale il contenuto.
nota di Gleenk: io resto convinto che peggiorare la qualità degli header con troppe keyword sia dannoso quanto alterarne il contenuto… La buona regola generale resta quella di cercare di fare queste operazione cercando di mantenere sempre un occhio verso l’utente che andrà a leggere il contenuto. Il motore di ricerca viene dopo.
5. Elenchi puntati
Uno dei principali connettori tra usabilità e ricerca sono gli elenchi puntati. Se i “pallini” delle liste rendono il testo più scansibile alla lettura, i motori di ricerca non danno loro lo stesso peso che al resto della pagina in merito alla keyword density. Ci sono due strade per venirne fuori.
Prima strada: puoi utilizzare un elenco puntato all’inizio della pagina per elencare i contenuti della pagina stessa. Questo aiuta gli utenti nel comprendere meglio ciò che troveranno durante la navigazione.
Se procedi per questa via, assicurati di avere almeno 3 righe per elemento di lista e 250 parole di contenuto al di fuori di esse. Questo darà vantaggi sia all’utente che al motore che dovrà indicizzare.
Come seconda strada puoi semplicemente mettere un elemenco puntato in mezzo al contenuto come parte di una sotto-sezione. Se il contenuto che precede la lista è sufficientemente ampio, l’influenza “negativa” della lista inciderà meno sull’indicizzazione.
Articolo tradotto liberamente da “5 Tips for SEO & User-Friendly Copy” da webdesignledger.com