
Parlando di accessibilità wikipedia recita così: “L’accessibilità è la caratteristica di un dispositivo, di un servizio o di una risorsa d’essere fruibile con facilità da una qualsiasi tipologia d’utente.”
Un concetto molto aleatorio a prima vista… In realtà la buona enciclopedia non si ferma nella citazione e qualche riga sotto approfondisce il discorso definendolo nel modo corretto: Il termine è comunemente associato alla possibilità anche per persone con ridotta o impedita capacità sensoriale, motoria, o psichica (ovvero affette da disabilità sia temporanea, sia stabile), di fruire dei sistemi informatici e delle risorse a disposizione.
Dietro a quella parola quindi si scopre che c’è un mondo che tante volte si nasconde finchè non ti capita il lavoro giusto…
Andiamo allora a vedere alcuni fattori di accessibilità che vengono indicati nelle regole dal WCAG. Ci tengo a precisare che questi sono solo alcuni piccoli punti nei quali mi sono imbattuto di recente. Prendetelo come un elenco “sommario” di buone pratiche a cui stare attenti se si vuole realizzare un sito web accessibile.
Fattori di accessibilità a cui prestare attenzione
Ogni messaggio email inviato deve contenere una possibilità di contatto diretto con l’utente (numero di telefono, indirizzo postale o indirizzo email)
Questo è abbastanza auto-esplicativo, significa che in calce ad ogni email inviata via web deve essere presente un recapito… Elementare Watson!
Assicurati che vi sia un rapporto di contrasti di almeno 4.5:1 tra il testo (e le immagini di testo) ed il background dietro al testo.
Confesso che ci ho messo un po’ a capirlo… Però indagando si scopre che esistono addirittura dei tools che, inserendo il colore in primo piano ed il background, calcolano il fantomatico rapporto. Questo parametro è necessario per assicurare che le scritte siano distinguibili anche da chi possiede gravi problemi di vista.
Assicurarsi che la pagina web contenga un altro CAPTCHA che offra la medesima funzionalità ma utilizzando una modalità differente.
Tradotto in gergo: inserisci un captcha non solo visivo ma anche audio per i non vedenti
Dichiara sempre il colore di background. Criteri 1.4.3 e 1.4.6 e 1.4.8 del WCAG
Innanzitutto i criteri sono molto dettagliati ed articolati, tuttavia nel mio caso quello che si richiedeva era di dichiarare esplicitamente un colore di background via CSS laddove vi fosse del testo.
Fai in modo che l’ordine visivo degli elementi corrisponda con l’ordine del DOM
E qui… I SEO di tutto il mondo si rivolteranno ma è la cruda verità. Per passare questo scoglio devi rinunciare a qualche trucchetto…
Utilizza l’attributo alt per le immagini
Questo credo che ormai sia un dogma per chi mastica web. In questo caso accessibilità e SEO vanno a braccetto per fortuna…
Usa il tag caption per associare le didascalie alle tabelle. Usa l’attributo summary per descrivere di che cosa parla la tabella.
Vi confesso che questi mi sono risultati davvero nuovi. Premesso che non ne conoscevo l’esistenza, continuo a pensare che utilizzarli entrambi sia insensato… Però così è…
Utilizzare le intestazioni da h1-h6
Posso andare avanti vero? Direi che sono abbastanza fondamentali comunque 🙂
Utilizza la dichiarazione della lingua nel tag html
Il tag html
consente l’utilizzo dell’attributo lang=it
o quel che si vuole. E’ bene usarlo per permettere ai lettori vocali multilingua di scegliere la voce e l’intonazione adatta così come serve per i lettori braille e per facilitare la scelta dei dizionari per i motori di ricerca.
Nei form utilizza il title laddove non sia possibile utilizzare una label
Ebbene, il campo input permette (è valido) l’inserimento di un title. Se non si usa la label è bene usarlo!
Valida le pagine web!
Non ho capito che cosa possa c’entra con l’accessibilità, soprattutto se intesa come definita all’inizio dell’articolo… Però farlo è sempre una buona pratica… Nei limiti del possibile!
La carrellata finisce qui, seppur si tratti solo di piccoli spunti credo che conoscerli possa servire per entrare nell’idea che realizzare un sito accessibile non è per niente semplice e richiede spesso un grosso lavoro, solitamente non preventivato. Imparare a preoccuparsi un po’ alla volta di questi aspetti può solamente far bene al web e può permettere una miglior fruizione dell’informazione libera anche a chi presenta difficoltà fisiche evidenti. Facciamoci tutti un pensierino in più per il prossimo sito no?